DI PAOLO DI MIZIO
La Germania degli egoismi sembra finita davvero. Dopo l’appoggio dato all’Italia e alla Spagna per il Recovery Fund, ora la solidarietà tedesca si estende alla Grecia e al fenomeno migratorio.
Dopo l’incendio nel campo profughi dell’isola di Lesbo, il più grande d’Europa, il governo tedesco con una mossa inattesa si è detto pronto ad accogliere non solo 1.200 migranti, come annunciato nei giorni scorsi (200 minori non accompagnati più altri 200 con problemi medici e le rispettive famiglie), ma anche altri 1.553 migranti, questi ultimi già riconosciuti dai tribunali greci quali profughi politici e quindi con il diritto di vivere in Europa stabilmente senza essere rimpatriati. In totale dunque Berlino si farà cario di 2.753 migranti.
È la maggiore operazione umanitaria tedesca dopo quella del 2015 quando, nel pieno della crisi migratoria, la Merkel decise di dare ospitalità a circa un milione duecentomila migranti, inimicandosi gran parte della sua coalizione di governo e provocando scosse profonde nella politica tedesca. Questa volta la decisione della Cancelliera è stata approvata sia dal suo partito, CDU/CSU, sia dall’alleato socialdemocratico (SPD).
Fonti: New York Times, Euronews, Deutschewelle