DI MICHELE PIRAS
C’è una sessione di bilancio che si apre in autunno, ci sono le risorse del PNRR, c’è il ritorno brutale dei contagi e c’è in corso una guerra in piena Europa.
C’è una drammatica crisi sociale, un’emergenza inflazione per le attività e le famiglie, coi prezzi di tanti beni essenziali schizzati alle stelle in pochi mesi.
C’è in corso una discussione enorme sui livelli salariali bassissimi e sulle condizioni di vita degli italiani.
C’è persino l’Inps a testimoniare che un quarto dei lavoratori italiani guadagna meno di chi percepisce il reddito di cittadinanza.
Far cadere il governo adesso, a qualche mese dalla scadenza naturale della legislatura, dopo aver governato continuativamente per quattro anni e mezzo, è una cosa incomprensibile.
E non farà avanzare il Paese, così come non restituirà a nessuno il candore perduto.