NO, NON E’ “LA STESSA COSA” SE AL GOVERNO C’E’ DRAGHI O LA MELONI

DI EMILIANO RUBBI

 

E lo scrivo da persona che è tutto fuorché d’accordo con l’impostazione politica del Governo Draghi, che è un frullato di tendenze liberiste mescolate con la completa assenza di politica dei partiti che lo hanno tenuto assieme finora.
Con la Meloni al governo, in un governo di estrema destra assieme a Salvini e, in quota di minoranza, Berlusconi, molte cose cambieranno.
Non che quelle cose adesso vadano alla grande, eh, ma da quel punto in poi andranno peggio.
E non perché stiano per salire al potere le camicie nere, eh, non credo a niente del genere.
Cioè: FdI straripa di fascisti conclamati, ma almeno per ora non vedo nessun reale pericolo di ritorno a un’ipotetica dittatura.
Cambierà per i migranti, ad esempio, però.
Probabilmente con un Salvini al ministero dell’interno che tornerà a lasciare in mezzo al mare qualche gommone pieno di disperati, per far credere a un mucchio di idioti che lui “difende i confini della Patria”.
E cambierà anche per gli immigrati che sono già qui, ovviamente.
Cambierà per la comunità LGBTQ, che si ritroverà di fronte un Governo apertamente ostile. E a quel punto non sarebbero affatto da escludere delle leggi come quelle di Orban o di Putin contro “la propaganda omosessuale”.
Cambierà la nostra posizione in Europa, che molto probabilmente sarà sempre più spesso allineata a quella dei Paesi del Patto di Visegrad (e allora giù con la richiesta di muri ai confini e via dicendo).
Cambierà per chi sperava che passasse una qualsiasi forma di riconoscimento della cittadinanza italiana per moltissimi bambini nati e cresciuti qui, che ovviamente a quel punto sarebbe fuori discussione.
E potrei andare avanti a lungo.
Il governo Draghi è un governo perlopiù di destra liberale che, per sua natura, evita accuratamente di occuparsi di questioni inerenti ai diritti civili (essendo retto da una maggioranza completamente spaccata su questi temi), un ipotetico Governo Meloni, invece, rappresenterebbe la più classica estrema destra di ispirazione fascistoide.
C’è differenza tra Macron e Zemmour o Le Pen?
Sì.
Mi piace Macron? Assolutamente no.
Ma gli altri non sono “la stessa cosa”, sono peggio.
E se, magari, a me potrebbe cambiare davvero poco, essendo un italiano, bianco, eterosessuale, per molti altri le cose cambierebbero eccome.
Ovviamente nel senso peggiore.
Poi, ovviamente, possiamo legittimamente fregarcene perché la cosa non ci tocca direttamente più di tanto.
Sono scelte.