DI VINCENZO G. PALIOTTI
Noi fantastichiamo sulle coalizioni ma, con il numero dei parlamentari ridotto, con l’attuale legge elettorale aspettiamoci il peggio. Sarà, molto probabilmente, una lotta interna ad ogni partito tra chi sarà “scelto” per godere della “impunità” parlamentare, che sono in parecchi e faranno valere le loro ragioni con mezzi leciti e non, opposti a chi crede ancora nella politica e all’interesse comune.
Io avrei più paura di questo, visti gli ultimi echi di cronaca, viste le tante inchieste per fare luce su stragi, omicidi eccellenti ed altro dove stanno spuntando fuori coinvolgimenti di appartenenti alla politica, servizi segreti deviati, massoneria, ingerenze internazionali con tanto di nomi e cognomi, per condizionare governi e compiacere le categorie più forti lasciando che i deboli diventino ancora più deboli, ma non solo loro anche quella classe intermedia che è ormai sotto attacco e che rischia di passare in categorie ancora meno abbienti.
E’ di questo che ci si dovrebbe preoccupare, e per tutto questo che si dovrebbe pretendere da chi si è intenzionati a votare, un programma vero, un programma immediato e che guardi anche lontano, non solo all’immediato da affrontare con le “pezze a colore” per nascondere problemi che, passato l’effetto momentaneo, ci riportino di nuovo al punto di partenza come è accaduto da tanti anni fino ad oggi. Altro che agende.
Questo vorremmo sentire dai politici, non certo le beghe personali, le ammucchiate per combattere chi la destra e chi la sinistra, con argomenti che sono uguali in entrambi gli schieramenti e che mirano solo al raggiungimento della poltrona, del potere con tutti i benefici, loro, che ne conseguono.