DI LIDANO GRASSUCCI
Sii te stesso e non provare a imporre il tuo punto di vista sul resto. Non mi aspetto che gli altri vivano come me. Rispetto la libertà delle persone, ma difendo la mia libertà
José Mujica, ex presidente dell’Uruguay
Sono stanco, molto. Stanco di un mondo che si ripete, ripete. Mi sono dato affanno per tanto. Sapete gli impegni, la rivoluzione, la vita che sarà, il piacere da venire.
Ora sento il tempo scivolare, le parole mancare, e la noia di non aver volato che mi prende. Ma non sono un uccello. Non sono un drago con la bocca di fuoco a conquistare castelli e dame. Sono solo uno che ha scoperto il dolore al ginocchio nel fare le scale. Uno che piange se rivede i compagni di scuola, uno che vorrebbe salutare quell’amico, quell’amica che partì d’improvviso e la vita non l’ha restituita.
Sono al confine di un tempo confinato, un leone ristretto allo spettacolo di uno zoo che si consola nell’aver dato stupore ai bambini, e la carne arrivava senza fatica in cambio di questa ignobile mostra.
Potevo essere un condottiero, uno di quelli che salvano popoli e terre, che rendono giustizia. Un prete capace di misericordia, un comandante di vascello il primo a vedere l’isola che non c’è.
Invece? Sono me stesso nocchiero della mia vita capace di battute e non di battermi “ca non me ne te”. Seduto con gli amici a spararla grossa su un mondo così grasso che visto da qui esplode.
Parlo senza paura, ho paura del tarlo di un pensiero che si fa sempre meno folle
Sembra che siamo nati solo per consumare e, se non possiamo più farlo, soffriamo la povertà. Ma nella vita è più importante il tempo che possiamo dedicare a ciò che ci piace, ai nostri affetti e alla nostra libertà. E non quello in cui siamo costretti a guadagnare sempre di più per consumare sempre di più. Non faccio nessuna apologia della povertà, ma soltanto della sobrietà.“
Jose Mujica
Oggi ho preso in braccio il mio gatto, era un micetto fragile solo qualche tempo fa. Ora è così forte che non lo reggo più, che si potenzia tra le mie braccia. Lo lascio correre, lui mi chiede il tempo per riposare. Poi questa notte sarà terribile per chi lo incontrerà.
Da:
29 Luglio 2022
In copertina. Piazza d’Italia con statua – G. de Chirico 1937