DI CLAUDIA SABA
La Meloni ha postato un video che mostra un uomo mentre stupra una donna.
Un video disgustoso in cui tutto il dolore di una donna viene messo in piazza.
Con le sue urla, la sua vergogna, con il suo sentirsi in colpa.
Una donna bianca, che solo per caso è ucraina, violentata da un uomo che anche lui per caso, è un “richiedente asilo”.
Il solo fatto di “usare” il video di uno stupro per fini elettorali, lo trovo immorale.
C’è dentro, volutamente, la voglia di farne un trofeo per se’.
Quasi come un uomo.
Ma la Meloni lo sa che dall’inizio dell’anno è stata ammazzata una donna ogni due giorni?
E non da richiedenti asilo ma da uomini italianissimi.
Uomini a cui lo Stato ha permesso di stuprare donne che nonostante le denunce sono rimaste inascoltate.
Non mi pare di aver visto da parte della Meloni, pubblicare video che denunciano il fenomeno in crescita costante.
Non mi pare di averla vista proporre leggi che possano contrastare la violenza sulle donne o mostrare solidarietà verso le vittime.
No, per lei meglio cogliere sul fatto una risorsa che stupra una donna per servirsene al momento opportuno.
“Le risorse sono tutte violente e non le vogliamo”.
Il concetto della Meloni è questo.
Un concetto per nutrire la pancia delle masse, non certo per difendere il valore della persona, della donna, della vita.
Che mostra tanta insensibilità verso la sofferenza umana.
Quanta propaganda politica fatta sul corpo delle donne!
E quanta povertà mentale quando questa propaganda arriva proprio da una donna che calpesta così ogni diritto, anche quello della privacy in questo caso, pur di raggiungere il suo scopo.
Da donna mi sento umiliata ed offesa da un’altra donna che si mostra indifferente davanti a tali violenze.
Da donna vittima di violenza da parte di un uomo italianissimo mai perseguito dalla legge, sono letteralmente disgustata.
