DI GIOACCHINO MUSUMECI
Non s’è capito che siamo diretti verso un autunno da panico in cui scarseggerà il gas.
La pasta a fuoco spento su Repubblica.
Tra qualche settimana leggeremo l’elogio del caminetto e quanto sia sano cucinare al barbecue dentro casa. “Gli Italiani riscoprono i bracieri e le stufe a legna” leggeremo su Repubblica e Corriere.
Sarà una festa soprattutto per gli anziani; impossibilitati a pagare bollette esorbitanti si rivolgeranno al ferro da stiro di ghisa e la brace, graticole, carbone e diavolina; e tanta, tantissima salutare Co2, intossicazioni e morti soprattutto le notti invernali a venire. E allora si che leggeremo di come i nostri nonni se la sono cavata nel dopo guerra.
Nessuno ha il coraggio di ammetterlo ma per buona parte di italiani la guerra, che dovremmo approcciare senza distruggere l’economia del paese, comincia ora per mano di Mario Draghi e chi ne vorrebbe portare a termine i progetti devastanti.
Il 25 Settembre deciderà se vogliamo vivere o morire schiavi di interessi extranazionali.
Il 25 Settembre ciascuno di noi deciderà se lasciare ai propri figli prospettive di vita dignitosa o l’inferno della sottomissione a chi ha precipitato il Paese nell’abisso.
Pensateci bene e meditate dove mettere una croce che potrebbe cambiare radicalmente il destino dell’Italia.
Immagine da “la Repubblica”