DI STEFANIA ASCARI
Un ragazzo di 13 anni si suicida a Gragnano lanciandosi dalla finestra perché distrutto dalla violenza continua di un manipolo di bulli.
E un ufficiale dei Carabinieri, coordinatore delle attività sportive dei futuri ufficiali, commenta: “Se allevi conigli non avrai leoni”.
Ecco la vergognosa sintesi di ciò che non funziona nella nostra società.
Come se la colpa di questa tragedia non fosse di chi delinque, ma di chi subisce, addirittura dei genitori che non hanno addestrato il ragazzo a fare il leone.
Tralasciando che se in questa storia ci sono dei conigli, sono proprio i bulli che hanno bisogno di far branco per riversare la loro violenza sui singoli,
la causa dei mali sono quei valori di machismo e di forza fisica, duri a estirparsi, a cui fin troppi sono stati educati.
Colpevole è chi continua a nutrire questa idea tossica di società, non un ragazzo stremato dalla violenza altrui, né tantomeno i suoi genitori.
Io insisto con l’educazione sentimentale obbligatoria fin dai primi banchi di scuola.
Dobbiamo smantellare questa idea sbagliata di società e ricostruirne un’altra più giusta e più accogliente.
Senza leoni.
L’Arma dei carabinieri ha giustamente avviato un procedimento disciplinare per il carabiniere autore del miserabile commento.