DI GIUSEPPE PANNONE
“Daremo alle donne il diritto di non abortire”.
Con questa semplice affermazione la leader di FdI, aspirante capo del governo, fa un un salto all’indietro anacronistico e pericoloso, anzi inquietante.
Si perché non solo dice una falsità (non è certo lei a concedere un diritto già esistente), ma lo fa in maniera subdola affermando “a copertura” che le donne “devono avere la possibilità di fare una scelta diversa”, come se lo Stato imponesse che di fronte a specifiche (e terribili) situazione fosse obbligatoria l’interruzione della gravidanza.
Non contenta sostiene che lei non vuole modificare la Legge 194 ma applicarla, anche per quanto riguarda il tema della prevenzione “che non significa togliere diritti ma aggiungerli”, calpestando in una sola dichiarazione, non solo e non tanto battaglie di decenni, ma la dignità stessa delle donne, la loro tragica sofferenza, come se le donne considerassero l’aborto un contraccettivo da usare spensieratamente.
Non solo, questa signora considera le strutture sanitarie come una sorta self service di che con leggerezza e approssimazione intervengono all’insegna dell’irresponsabilità
Chiosa con delle domande che da sole descrivono il livello di inquietante arretratezza: “Quali sono questi diritti (delle donne)? il diritto all’aborto? No. Il diritto al Divorzio? No. Il diritto a cosa, a mettersi lo smalto? Ditemelo voi …” (sic)
Cosa altro aggiungere , ditemi voi, uomini e donne italiani.
Voi siete PRONTI!? Si, a riflettere, al di la dei sorrisi ammiccanti, delle foto mano nella mano con una bimba, ascoltate con attenzione, leggete. Può bastare!