VINCENZO DE LUCA, L’EROE DELLA SINISTRA CHE VINCE

DI EMILIANO RUBBI

“Abbiamo interi territori nei quali la presenza di extracomunitari che vanno avanti a ruota libera (?) sta cambiando il modo di vivere delle nostre famiglie.
Abbiamo pezzi di città che sono occupati quasi militarmente da extracomunitari.
Abbiamo gente che continua a fare accattonaggio molesto davanti ai supermercati, davanti alle farmacie, davanti alle chiese, davanti ai distributori del biglietto per il parcheggio.
Abbiamo bande organizzate che spacciano droga la mattina nei nostri quartieri o davanti alle scuole (…)
Nella mia città abbiamo un centro di accoglienza in un quartiere periferico.
Venerdì sera, sabato sera, tornano queste bande: ubriachi, drogati.
Le nostre ragazze cominciano a essere infastidite.
Un padre di famiglia si deve mettere sul balcone, fino alle due di notte, in attesa che arrivi la figlia per stare tranquillo.
Io sono figlio di emigrante, non sono un radical chic.
Mio padre si andava a guadagnare il pane in America ma, con la comunità che veniva dalla Lucania profonda, dalla terra della miseria, rispettavano le regole fino al millesimo, rispettavano i regolamenti dei paesi che ci ospitavano, rispettavano le famiglie (…)”

Ecco, questo è Vincenzo De Luca.
L’eroe della “sinistra” che vince.

Questo è quello per il quale i vari influencer “desinistra” si esaltano, battono le mani, imbrattano tonnellate di pagine internet di ridicoli “CHAPEAU”.

Gli stessi che accusano, giustamente, Salvini di essere uno xenofobo fascistoide.
Gli stessi che un giorno sì e l’altro pure ci propinano la solita storiella strappalacrime con l’immigrato picchiato e discriminato.

Ma non vi vergognate neanche un po’?