DI MARIO PIAZZA
E’ tempo di buoni proponimenti per l’anno nuovo, chi vorrà smettere di fumare e chi di tradire il coniuge, chi vorrà perdere peso e chi vorrà sistemarsi i denti. Il mio proponimento è di darmi una calmata.
Non parlo dell’attività fisica perché a parte le passeggiate coi cani, un paio di partite a golf settimanali e la cura approssimativa del giardino non muovo nessun muscolo importante per più di 30 secondi consecutivi. Parlo di quella cerebrale, perché è lì che si affollano i sentimenti.
Ci sono sentimenti che possono uccidere: l’odio, la rabbia, il dolore e qualche volta persino l’amore. Nel corso della vita li ho provati tutti anche più volte ma proprio quando mi sembrava di essere sul punto di esplodere scattava puntuale la valvola di sicurezza, uguale a quella sui coperchi delle pentole a pressione.
Qualche volta non succede e si può dar fuori di matto. Come Michael Douglas in Falling Down (Un giorno di ordinaria follia), come San Francesco, come il ferroviere della Locomotiva di Guccini.
Mi conosco come un uomo equilibrato ma proprio perché penso di esserlo ho la sensazione che questa volta la valvola potrebbe non scattare, sento la pressione del vapore che spinge troppo contro il coperchio e contro le pareti d’acciaio della pentola che potrebbe esplodere.
Per questo ciò che proverò a fare nel 2023 sarà un gesto semplice e al tempo stesso difficilissimo, sollevare quel fregnetto in cima alla valvola.