DI VIRGINIA MURRU
Lo scorso luglio il Consiglio dell’Ue ha approvato l’adesione della Croazia all’Eurozona, processo iniziato due giorni fa. Il primo gennaio 2023 pertanto è entrato in vigore il tasso di conversione fissato dal Consiglio, della kuna croata (moneta avente corso legale), ossia EUR 1=HRK 7,53450.
La Cerimonia ufficiale di ‘investitura’ di nuovo Paese membro facente parte dell’area euro, si è svolta alla presenza della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, a pochi Km da Zagabria.
Iniziano a circolare nel Paese le banconote e le monete in euro, entrambe le valute potranno essere utilizzate fino al 15 gennaio dell’anno in corso. La Banca Centrale Croata, la Hrvatska Narodna Banka, entrerà quindi a fare parte dell’Eurosistema, attualmente è il ventesimo Paese membro dell’Eurozona.
La Bce nel suo sito, ha pubblicato i dettagli tecnici relativi all’adesione della Croazia alla zona euro.
La Banca Centrale della Croazia è anche a pieno titolo membro del Meccanismo di vigilanza unico, alla fine di un percorso di stretta cooperazione con la Bce.
Così si è espressa al riguardo la presidente della BCE, Christine Lagarde:
“Sono lieta di accogliere la Croazia nella famiglia dell’euro e nel Consiglio direttivo della BCE, a Francoforte” ha dichiarato Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea. “La Croazia si è impegnata a fondo e con successo per diventare il ventesimo paese membro dell’area dell’euro. Mi congratulo con i cittadini croati. Questo dimostra l’attrattiva dell’euro, che apporta stabilità ai paesi che lo adottano.”
La Hrvatska Narodna Banka, in virtù della sua appartenenza all’Eurosistema, entrerà nel cerchio di responsabilità sulla Vigilanza della BCE, la quale eserciterà il controllo diretto di cinque Enti significativi, e della supervisione di 16 Enti meno significativi del nuovo Paese membro.
Nelle sue funzioni di vigilanza, sarà la BCE a concedere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria, oltre che a valutare le acquisizioni di partecipazioni qualificate in tutte le banche, secondo quanto viene precisato nel sito della Banca Centrale Europea.
La Hrvatska Narodna Banka è già rappresentata nel Consiglio di vigilanza della Bce, e ha versato la rimanente quota di capitale da essa sottoscritta, trasferendo il contributo alle riserve ufficiali della stessa. Dopo il primo gennaio, le controparti croate avranno la facoltà di partecipare alle operazioni di mercato aperto della Bce, annunciate dopo il primo gennaio.
Attraverso l’adesione all’area euro, la Croazia, in qualità di ventesimo Paese membro, ha consentito l’aggiornamento del sistema di rotazione dei diritti di voto in seno al Consiglio Direttivo della Bce. Entrando a fare parte dell’Eurosistema, con la sua partecipazione, ha portato alla modifica delle quote di sottoscrizione del Capitale.
Quale 27° Paese, dell’Area Schengen, la Croazia ha raggiunto un doppio traguardo. La presidente della Commissione europea, Von der Leyen afferma:
“I croati avranno tanti benefici dall’integrazione”. Della stessa opinione la presidente della Bce:
“In 20 anni l’Euro ha portato ai suoi membri protezione e forza”. Nel 2015 la Lituania è stato l’ultimo Paese ad entrare in zona euro.
Per la Croazia ci sarà il vantaggio della libera circolazione (è già membro Ue dal 2013), e tanti altri privilegi, nel rispetto della piena integrazione europea. Il Paese sarà più forte anche sul piano internazionale, oltre che interno.
Per fare parte dell’area Schengen sono stati aboliti 73 valichi di confine terrestri con la Slovenia e l’Ungheria, e 12 porti marittimi sulle linee dirette verso l’Italia.
Sono occorsi dieci anni di progressi e riforme, sulla base delle richieste di Bruxelles, per avere i requisiti necessari. Il cambio della valuta ora in Croazia sarà gratuita fino al 31 dicembre. Dopo il 15 gennaio sarà resa obbligatoria, fino alla fine del 2023, l’esposizione dei prezzi di beni e servizi in entrambe le monete (doppia etichettatura).