AVVISO DI MESSA IN MORA

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Cara Myrta,

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sono Forrester, il primo nella foto di gruppo a sinistra e quello della foto a destra, cinghiale residente a Roma. Le due foto che ti allego, fanno parte di due video che tu mandasti in onda, insieme a decine di altri, nell’epoca della sindaca Raggi.
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Sono costretto a ricordarti i nostri accordi e denunciare la tua inadempienza contrattuale. Nel contratto che ci impegnò entrambi, non era affatto specificato che tu potessi darmi il benservito, cosa che hai fatto, dopo l’elezione del nuovo sindaco, da un giorno all’altro. Perché, vedi, anche io tengo famiglia e continuo a scorrazzare per le vie di Roma, Raggi o Gualtieri che sia, esattamente come facevo quando tu mi facevi riprendere dai tuoi cameraman tutti i santi giorni. Mi hai massacrato in turni di lavoro insostenibili, non avevo più privacy, neppure alla mia amata cinghialessa Ninetta potevo darle una botta, visto che stavo sempre in televisione e tu, così, da un momento all’altro mi oscuri?
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Visto il tuo censurabile comportamento (non ci si comporta così con un galantcinghiale come me), sono costretto a richiederti formalmente ciò che mi devi e che di seguito elenco:
.– il pagamento dei termini di preavviso di licenziamento, che non hai rispettato;
– il pagamento degli straordinari mai pagati;
– il pagamento dei danni materiali e morali (sono caduto in depressione) rivenienti dalla mia scomparsa dallo schermo televisivo.
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Ti prego di considerare la presente una messa in mora.
Decorsi 10 giorni, in assenza di tue comunicazioni, presenterò regolare denuncia all’ufficio provinciale del lavoro di Roma ed alle sedi giurisdizionali preposte, per il riconoscimento dei miei diritti di cinghiale lavoratore.
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Firmato: Cinghiale Forrester

Foto in copertina da La 7