DI GIANCARLO SELMI
“La riforma Cartabia sta facilitando e faciliterà ancora di più in futuro, la capacità intimidatoria delle mafie nelle regioni a più alta densità mafiosa”.
.
Parole dette ieri dal dott. Francesco Mandoi, ex Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, nel corso di un convegno organizzato dalla “Associazione La Finestra”, da “Libera contro le mafie” di Casarano, con il patrocinio del Comune di Ugento, cittadina in provincia di Lecce che il convegno ha ospitato.
.
.
Si è parlato dei fatti che si stanno ripetendo nel leccese, tutti riconducibili ad una recrudescenza delle “attività” mafiose. In una provincia, quella di Lecce, che ha visto dal 2016, ben sette comuni sciolti per mafia.
Bisogna, insomma, essere vigili e denunciare. Però, tornando agli effetti della riforma Cartabia, chi sarà disponibile a farlo? Come non essere d’accordo con il dott. Mandoi.
Dalla entrata in vigore della riforma, infatti, alcuni reati gravi, quali quelli di percosse o di sequestro di persona “semplice”, potranno essere perseguiti solo dopo presentazione di querela o di individuazione del “metodo mafioso”. Cosa assolutamente non facile. Insomma si potrà essere picchiati a sangue da un mafioso e questi la passerà franca, qualora la vittima del pestaggio non denunciasse il fatto.
Una legge che pare fatta apposta per facilitare la mafia che, proprio sulla intimidazione basa il proprio potere nei territori. Facile immaginare quanti avranno il coraggio di denunciare i mafiosi.
In questi giorni si sta parlando molto della cattura di Matteo Messina Denaro, della rete di connivenze e delle omertà che ne hanno protetto la latitanza. Molti lo hanno fatto per paura, altri per convenienza. A quelli che hanno avuto paura, lo Stato toglie un altro motivo per non averne.
Si parla molto di lotta alle mafie. Si parla. Perché quando c’è da mettere in campo strumenti legislativi utili a combatterla, si fa esattamente l’opposto di quanto servirebbe.
Didattica in tal senso la discussione sull’uso delle intercettazioni, che vede un Ministro e buona parte del Governo su posizioni che chiamare “utili” per gli interessi mafiosi, appare un eufemismo.
Grazie al Dott. Mandoi per l’iniziativa e l’opportuno intervento. Iniziativa che va ripetuta altrove.
.
Questo Paese ha l’assoluto bisogno che delle mafie si parli.