DI BARBARA LEZZI
Il tam tam sinistroide, incapace di fare una vera opposizione, si limita a processi sommari mediatici in cui si valutano le parole dette o non dette in occasione dei memoriali da uno o più d’uno dei rappresentanti del governo.
La domanda che ci si pone è se Meloni è sufficientemente antifascista o se ha preso adeguate distanze dal passato.
Tutto questo, sta permettendo un aumento soffocante e preoccupante della semantica ipocrita che lascia ammutoliti gli pseudo sinistri/progressisti/riformisti di fronte al risultato dell’azione Meloniana in Libia che annuncia investimenti in Africa per aiutare gli africani che, nei fatti e nei patti siglati, significa più soldi per trattenere più profughi nell’inumanità dei lager libici.
I diritti umani sono relegati a pretesto per sostenere una guerra e la cobelligeranza italiana che gli italiani non vogliono restando inascoltati, dapprima dalla maggioranza Draghi che l’ha infilata in questo tunnel e da quella di oggi che continua a non perseguire il volere del popolo.
Con l’ipocrisia si sono fatte spazio le profonde contraddizioni del nostro Governo che, da una parte continua la crociata contro la Russia e, dall’altra, stringe accordi con i partner russi come l’Algeria.
Che genere di visione è? E dove ci porterà?