DI MARIO PIAZZA
Per una incomprensibile assurdità ogni elettore italiano domenica prossima potrà concorrere a eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico, un po’ come dire che i dipendenti della Mercedes potranno decidere che forma avranno le prossime BMW.
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I risultati finora raggiunti col voto degli iscritti danno Bonaccini in vantaggio su Elly Schlein (che però risulta in testa a Milano e a Roma) ma stiamo parlando soltanto di 30.000 voti di scarto su 150.000 totali il che significa che una buona partecipazione al voto nei gazebo e “on line” potrebbe facilmente ribaltare il risultato. Se potessi mi alzerei da questo divano e verrei a casa vostra ad implorarvi uno ad uno, amici e follower di Facebook.
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Molti di voi considerano ormai il PD come merce avariata ed io concordo in pieno ma prima di gettarlo nell’indifferenziata credo sia dovere di chiunque non voglia dare partita vinta alle destre e al maleodorante prodotto renziano che il PD è diventato di fare questo ultimo disperato tentativo e di andare a votare Elly Schlein. Elly non è Che Guevara e non ci porterà sulla Sierra, per quanto brava io la consideri so già che la sua vita a capo di un partito decomposto dalle correnti interne che l’hanno ridotto a un comitato d’affari sarà difficilissima ma, aspettate che metto le maiuscole, E’ TUTTO CIO’ CHE ABBIAMO PER PROVARE A CAMBIARE LE COSE.
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Anche noi che snobbiamo il PD o che addirittura lo abbiamo in odio per il Jobs Act, per i lager libici, per il muso di Renzi o la pelata di Letta, noi che dormiamo con un libro di Marx sul comodino, noi che versiamo qualche lacrimuccia ricordando il Sessantotto e il Femminismo, noi che non sappiamo più dove sbattere la testa per fermare lo tsunami parafascista che ci sta investendo…
Anche noi, se da qualche parte ci è rimasta una coscienza politica, domenica dovremo sentire il dovere di alzare il culo dalla sedia e di andare a votare per Elly Schlein.
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