DI LUCA BAGATIN
Ennesima vittoria del Presidente socialista del Venezuela Nicolas Maduro, dopo i numerosi tentativi di golpe sventati: la Corte d’Appello della Gran Bretagna ha annullato la sentenza giudiziaria che concedeva all’autoproclamatosi Presidente, Juan Guaidó, l’accesso alle riserve auree che il Venezuela aveva depositato in Gran Bretagna.
Tali riserve – comprendenti 31 tonnellate d’oro – sono valutate attorno a 1,2 miliardi di dollari.
La sentenza che assegnava tali riserve a Guaidó era motivata dal fatto che il governo britannico lo avesse riconosciuto quale Presidente, pur non essendo mai stato eletto a tale carica ed essendo un semplice deputato dell’opposizione.
Il ricorso presentato dalla Banca Centrale del Venezuela è stato accolto, anche sulla base del fatto che la Gran Bretagna non ha mai rotto le sue relazioni diplomatiche con il Paese latinoamericano e che il rappresentante di Guaidó non ha mai avuto alcun riconoscimento ufficiale a Londra.
Tale decisione della Corte d’Appello, ad ogni modo, non stabilisce il passaggio automatico delle riserve auree al Venezuela, sino a che il governo britannico presieduto da Boris Johnson non riconoscerà Maduro come legittimo Presidente.
Maduro, da parte sua, giovedì 1 ottobre scorso, ha annunciato di aver consegnato – nell’ambito del programma sociale Gran Misión Vivienda Venezuela – l’abitazione popolare numero 3.200.000, nonostante le ingiuste sanzioni degli USA e dell’UE e nonostante la pandemia.
Il 6 dicembre sono previste, in Venezuela, le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea legislativa.
Luca Bagatin