AGGRESSIONE A GERUSALEMME

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Premessa a margine:

Semplicemente, non mi interessa.
Vivrà tanto quanto é scritto sul suo passaporto genetico e non saranno di certo le maledizioni ad accorciargli la vita e nemmeno le benedizioni ad allungargliela.
Non soffro di Alzehimer e quindi ricordo perfettamente chi é, cosa ha fatto, come lo ha fatto.
Non mi schiero con i malati di mente che oggi lo applaudono e nemmeno con chi conficca spilli sul pupazzetto woodoo.
Non perdo altro tempo.
Vi consiglio di fare altrettanto.
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AGGRESSIONE A GERUSALEMME

La Polizia israeliana ha fatto irruzione nella moschea di Al-Aqsa, luogo santo dell’islam nella città vecchia di Gerusalemme, lanciando granate stordenti e colpendo i fedeli in preghiera con manganelli e i calci dei fucili.
L’aggressione é stata motivata dalla “presenza” di terroristi palestinesi che si sarebbero rifugiati nel luogo di culto islamico, armati di pietre e bastoni.400 gli arrestati, 120 i feriti palestinesi, 2 i feriti israeliani.Alla Mezzaluna Rossa é stato impedito di intervenire per soccorrere.
NESSUNO può entrare in una moschea con una pietra in mano o un bastone.
Non puoi entrare nemmeno col tagliaunghie in tasca.
Nessun oggetto che può offendere.
E’ una Regola sacra che nessuno infrange.
Ma ai sionisti si concede tutto.
Non solo di occupare, bombardare e distruggere la Palestina, ma anche di violare una “chiesa” e picchiare i fedeli in preghiera.
Ma stiamo parlando di Islam e di una Moschea.
Diverso sarebbe stato se la “chiesa” era cristiana ed i fedeli cattolici.
Sdegno mondiale, anzi interplanetario.
L’islamofobia ritiene tutti i fedeli potenziali terroristi ed il loro luogo di culto una fucina di violenza.
Vero é che la bandiera di Allah viene sventolata da imbecilli che la usano per i loro scopi personali e che, in “nome presunto” del loro dio, compiono crimini assurdi.
Ma quello NON é l’Islam, quelli non sono fedeli musulmani.
Sono semplicemente dei miserabili.
Giustificare questo atto vigliacco non fa che alimentare la spirale della violenza, da fiato a coloro che da Gaza lanciano razzi e a chi da Israele manda i carri armati a spianare la “Città Ghetto”.
Ai fascisti di Tel Aviv non servono scuse o giustificazioni per imporre la loro legge del terrore.
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Basta il silenzio, altrettanto criminale, di chi osserva e accetta.