DI ALFREDO FACCHINI
Sono ancora in coma i 2 giovani colpiti da granate durante la manifestazione, del 25 marzo scorso, contro la costruzione di un mega bacino idrico a Sainte-Soline, nel dipartimento occidentale francese della Deux-Sèvres.
Gli scontri sono esplosi quando il corteo è arrivato nei pressi del cantiere ed è stato bloccato da un cordone di 3 mila agenti.
L’obiettivo era quello di <<avvicinarsi e accerchiare il bacino per fermare il cantiere>>, ha detto un membro delle Rivolte della Terra.
La Lega dei diritti umani (Ldh) francese da parte sua ha denunciato <<un uso spropositato>> della forza contro i manifestanti.
La polizia Macronista è ormai fuori controllo.
Gli organizzatori hanno contato 200 feriti a Saint-Soline, di cui almeno uno ha perso un occhio, oltre ai due manifestanti in coma, Michael e Serge, rispettivamente di 34 e 32 anni.
Le famiglie dei feriti hanno sporto denuncia per tentato omicidio.
Si è appreso inoltre un fatto gravissimo. Il Samu (Pronto Soccorso) ha fatto sapere di non essere potuto intervenire per soccorrere un ferito in stato di urgenza vitale, in quanto il comando <<aveva dato ordine di non farlo>>.