DI CLAUDIA SABA
Prima volta nella storia dei Nobel per la scienza, che due donne ricevano un premio così importante.
Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, dividono quest’anno il Nobel per la Chimica, assegnato solo a cinque donne da quando è stato istituito.
Emmanuelle Charpentier è nata nel 1968 in Juvisy-sur-Orge, ha completato gli studi presso l’Istituto Pasteur e lavora attualmente in Germania, a Berlino, dove dirige l’Istituto Max Planck Unit per le Scienze dei patogeni.
Jennifer A. Doudna è nata nel 1964 a Washington e, dopo gli studi nell’Università di Harvard, si è trasferita nell’Università della California a Berkeley, dove lavora attualmente.
Due ricercatrici, due professioniste che hanno svolto bene il loro lavoro.
Ma il sarcasmo si è celato dietro certi titoli.
“Due mamme”, “angeli del focolare”, come se invece di aver studiato, ciò che dovrebbe fare qualsiasi professionista esperto, uomo o donna, quel premio lo avessero rubato.
E questo, è davvero inaccettabile.
Avete mai sentito qualcuno dire di due uomini vincenti “due papà”?
Ecco, le donne sono stanche.
Le donne non sono soltanto mamme, oppure angeli del focolare.
È il momento di parlare delle
persone e non più del genere.