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DI CLAUDIO KHALED SER
Dopo soli dieci giorni, la guerra in SUDAN é diventata inarrestabile.
La tregua di tre giorni, concordata tra le parti per celebrare la fine del Ramadan, é durata tre ore, poi sono ripresi i bombardamenti aerei e i combattimenti per le strade di Khartum.Tutti i Paesi di confine hanno chiuso le frontiere, sigillando la guerra per evitare pericolose infiltrazioni nei loro territori.
Gli scontri hanno già provocato oltre 500 morti e poco più di 4.000 feriti che non possono essere soccorsi perché gli ospedali sono stati “neutralizzati”, termine usato dall’Esercito per dire che sono stati bombardati e resi inagibili.
Proseguono a ritmo veloce i rimpatri dei cittadini stranieri attraverso un ponte aereo da Gibuti. Tutte le Ambasciate sono chiuse. L’unica presenza straniera sul territorio é quella del Gruppo Wagner, i mercenari russi che combattono per nome ed in conto della Russia.
Sono schierati con le Forze Paramilitari di Hemeti contro l’Esercito sudanese, ma il loro interesse é finalizzato a proteggere le miniere d’oro e a convogliare il metallo prezioso verso la Russia.
La rotta di contrabbando dell’oro dal Sudan arriva a Dubai e poi alla Russia, oro utilizzato per finanziare le operazioni del gruppo Wagner all’interno dell’Ucraina e non solo.
La domanda più importante che ora ci si pone é :
Cosa faranno Usa e Cina ?
Gli americani pare che non abbiano nessuna intenzione di entrare direttamente o per vie traverse nel conflitto, convinti che un Paese come il Sudan sia impossibile da controllare.
Darfur insegna con oltre 300.000 morti.
La Cina ha da alcuni anni iniziato una escalation commerciale che é la sua arma preferita per impossessarsi gradualmente del territorio.
La guerra frantuma i piani di Pechino, ma la presenza dei russi della Wagner é per loro un salvagente.
Escluso comunque anche in questo caso un coinvolgimento diretto. Pertanto si lascerà bruciare il Sudan e, nel frattempo, inizieranno i colloqui di tregua (non di pace) per arrivare ad una soluzione che accontenti le parti in causa.
Ma Hemeti cercherà in tutti i modi di raggiungere il potere eliminando il suo nemico una volta per tutte.
Sarà una guerra lunga, strisciante con un numero altissimo di morti sepolti sotto le macerie di un Paese distrutto.