DI CLAUDIA SABA
Michela Murgia racconta il suo tumore al quarto stadio da cui “non si torna indietro”.
Odiata, amata, ridicolizzata, oggetto di mille offese dai piccoli di cervello che nella vita come metro usano soltanto quello di casa.
Spesso criticata anche da me, lo confesso.
Mai denigrata però, cosa che ritengo disgustosa.
Lei, una sarda coraggiosa, sempre con un sorriso grande più del volto, non le ha mai mandate a dire a nessuno.
Le ha dette sempre tutte, in faccia, senza tenere mai nulla per se’.
Cara Michela, voglio dirti grazie.
Per questa tua testimonianza che va diritta al cuore.
Che parla di te nella tua interezza come donna e come persona di azione.
Anche in un momento come questo.
Fa male leggerti, ma nello stesso tempo fa bene la pace che emani in ogni singola parola.
Mi hai dato una grande lezione.
Sul valore della dignità e del coraggio, sul rispetto per ogni essere umano che non dobbiamo mai dimenticare.
Oggi mi hai toccato nel profondo.
Ti abbraccio,