LA COERENTE RESPONSABILITA’ CHE HA DISTRUTTO IL PD (E la sinistra italiana)

DI MASSIMO RIBAUDO

 

Molto belle e solenni le parole di Papa Francesco per il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo ha definito, nel consegnargli il premio Paolo VI, un “maestro di coerente responsabilità”. Vero e giusto.

Il problema è che gli italiani, in gran parte, non sanno o non capiscono cosa sia “la responsabilità”, e, eterni adolescenti, non sappiano praticarla.

Altro problema è che, se il Presidente della Repubblica deve applicarla per ruolo, la sapiente compensazione del conflitto politico, non così è per i partiti che ne sono invece i principali soggetti.
Fu grande la responsabilità di Bersani nel non voler andare a elezioni dopo i referendum vinti, con totale debacle berlusconiana, nel 2011.
E poi nell’accettare il “vincolo Monti”, imposto dal “responsabile” Napolitano e dalla Commissione europea con la BCE.
Monti, IRRESPONSABILMENTE, ha fatto un suo partito, togliendo l’8% alla coalizione di centrosinistra. Ma, come andrò elencando, gli UNICI in Italia, a dover essere “responsabilmente coerenti” sono quelli del Pd. Per essere poi massacrati alle elezioni.
Fu molto responsabile Nicola Zingaretti, nell’essere alleato di Giuseppe Conte quando si affrontò la prima terribila e incognita fase della pandemia. E fu anche premiato da insperati successi nelle elezioni amministrative, per questo. Le cose andavano bene, Pd e M5s, insieme, erano primi nei sondaggi.
Intanto, Meloni e Salvini, con sadica IRRESPONSABILITA’ soffiavano sul fuoco, criminale, delle proteste noVax e negazioniste.
E poi, con coerente responsabilità, Zingaretti si è fatto da parte, perchè bisognava accettare il passaggio al governo Draghi, deciso in un incontro massonico, in carcere, tra Renzi, Forza Italia e il pregiudicato Verdini.
Enrico Letta diventa l’UNICO alleato leale e responsabile del governo di Mario Draghi, e lo sconta alle elezioni del 2022, dove vince la più isterica, violenta, falsa e irresponsabile opposizione che abbiamo mai avuto in Italia: quella di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia.
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A questo punto devo dire che ha ragione Elly Schlein: in due mesi non si cambiano le cose, e da soli non si vince.
Perché è vero.
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Foto ANSA