E’ MORTO SILVIO BERLUSCONI

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Molti anni fa, forse era il 2014, incontrai Berlusconi in un corridoio della 7. Mi fu presentato da un conduttore e lui, mentre mi stringeva la mano, sfoderò un grande sorriso. Io mi presentai dicendo: Barbara Lezzi del M5S. E il sorriso si spense con mio orgoglio.
.
Sì, perché Berlusconi è stato sempre un avversario per me e, una delle ragioni per le quali non diedi la fiducia al governo Draghi, era proprio la sua presenza. Non mi sono mai pentita, il M5S non avrebbe mai dovuto cedere e sedere accanto a Forza Italia fino a farci insieme una riforma della giustizia.
.
Ma questo è il passato ed ora che Berlusconi è morto, non si deve dimenticare la distorsione che è stata per il nostro Paese ma gli si può riconoscere l’abilità di fare compromettere la politica ai suoi interessi oltre alla capacità, nonostante tutta la sua storia, di non farsi mai allontanare dai leader delle altre forze politiche sia di maggioranza che di opposizione. È stato, in un certo senso, sempre irrinunciabile, sempre presente. Ha dominato la politica per quasi trent’anni piegando tutte le resistenze che, probabilmente, erano e sono solo ipocrisia per questo lungo tempo.
.
Gli riconosco anche la lealtà verso i suoi uomini, non li ha mai abbandonati. È stato tradito spesso ma lui non riversava su chi restava al suo fianco la diffidenza o il rancore. Questo significa essere un leader.
.
Si porta via tanti segreti, tante opacità, tanti misteri. La morte non aggiusta tutto ma ora è il momento del lutto e del dolore per la sua famiglia e per i suoi amici sicché rimando le ulteriori valutazioni su quello che verrà.