DI ALFREDO FACCHINI
27 giugno 1980, 20:59. Il volo Itavia IH870, in viaggio fra Bologna e Palermo, si inabissa tra Ponza e Ustica nella fossa del Tirreno.
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Muoiono 81 persone. 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio.
Ma il DC9 non è caduto per un’avaria o un cedimento strutturale. E nemmeno per una bomba.
A buttar giù il volo Itavia è stato un aereo militare straniero.
Nel 2015 la corte d’Appello conferma che a far cadere il Dc 9 fu un missile sganciato durante un duello aereo.
Le rogatorie internazionali – indirizzate a Usa, Francia, Belgio, Germania, e al governo transitorio della Libia dopo la caduta del regime di Gheddafi – che la procura di Roma ha attivato nell’ambito dell’inchiesta bis aperta per strage a carico di ignoti, non hanno mai portato a risultati concreti.
Sono trascorsi 43 anni da quella notte e la verità ufficiale è rimasta in fondo al mare.
Chi sa ha taciuto.
Chi sa ha depistato.
Chi sa ha opposto il segreto di Stato.
All’inizio i soliti mestatori parlarono di un “cedimento strutturale” per nascondere le responsabilità di chi doveva difendere il nostro spazio aereo.
24 maggio 2010. In un film inchiesta l’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, racconta che i servizi segreti italiani lo informarono, che erano stati i francesi, con un aereo della Marina, a lanciare un missile non ad impatto, ma a risonanza. <<Se fosse stato ad impatto non ci sarebbe nulla dell’aereo>>, spiegò Cossiga.
17 giugno 2012. Un documento firmato Nato, scovato dal giornalista Andrea Purgatori, rivela: quella sera c’erano 21 aerei militari in volo (5 sconosciuti, gli altri americani e inglesi) nei cieli di Ustica.
Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Ustica: <<La verità c’è: il Dc9 è stato abbattuto. Quello che è vergognoso è che il mio Paese, il mio governo che mostra scarsa dignità nazionale, ancora non riesca a farsi dire da Francia e Usa cosa ci facevano in quel cielo quella notte>>.