DA REDAZIONE
La Casa Bianca decide di scavalcare il Congresso e fornire bombe a grappolo all’Ucraina. L’amministrazione Biden ha approvato l’invio in Ucraina di ‘cluster bomb’, bandite nel 2008 da una convenzione dell’Onu a causa della loro pericolosità per i civili, sia durante gli attacchi che in seguito. Più di 120 Paesi hanno firmato la convenzione, fra cui 31 Paesi della Nato. Stati Uniti esclusi. Fra le nazioni che non hanno firmato, anche Ucraina e Russia.
Poi l’M864 detto ‘pop corn’, proiettile pieno di mine, vecchio di 35 anni, impreciso e letale che ogni volta ne lascia almeno 4 inesplose
Cluster Bomb, le “ammazza bambini”
“Le Cluster Bomb funzionano esplodendo in aria sopra il bersaglio, e rilasciano fino a centinaia di piccole bombe che si sparpagliano in un’area più ampia, come tante mine: i tassi di fallimento di queste armi sono alti, e quelle inesplose mettono in pericolo sia le truppe amiche che i civili –la curiosità dei bambini alla scoperta di quelle cose luccicanti e abbandonate che diventa micidiale-, per decenni dopo la fine di un conflitto”.
La storia del “grappolo mortale”
Il loro primo utilizzo risale al 1943, quando l’allora Unione sovietica le usò contro l’esercito tedesco; gli Stati uniti le utilizzano dagli anni ’60 e tuttora in Vietnam e in Laos dove ne sono state sganciate qualcosa come 270 milioni, qualcuno ancora salta in aria. «Le bombe a grappolo sono state utilizzate dagli Usa in entrambe le guerre in Iraq, in Afghanistan, in Kossovo, ma dal 2016 la loro produzione è interrotta», segnala Marina Catucci sul Manifesto. «Quelle che verranno mandate in Ucraina sono praticamente avanzi di magazzino, così come era accaduto per i missili Patriot».
Micidiali fondi di magazzino
Denuncia dalla Russa che promette ritorsioni e problemi in casa Usa, alcuni sconvolgenti. L’ex vice presidente di Trump, Mike Pence, ad esempio, è allarmato dalla possibilità che nel futuro, truppe americane costretta a combattere in Ucraina, possano morire per i loro stessi ordigni. E la follia si moltiplica. «Nella grande sanguinosa guerra che va avanti da più di 16 mesi, e che determinerà il futuro del mondo conta il numero delle armi. Quindi, armi, più armi e più armi, comprese le munizioni a grappolo». Parole di Mikhaylo Podolyak, il consigliere capo del presidente Zelensky.
M864 “pop corn”, spargimine
Si chiama M864, il missile pieno di mine che ogni volta ne lascia 4 inesplose. In gergo si chiama «pop corn»: «è un ordigno vecchio di 35 anni, impreciso e letale per decenni», denuncia Sabato Angieri. «Quelle che il presidente Biden ha deciso di fornire all’Ucraina corrispondono alla sigla ‘M864’, un proiettile d’artiglieria in produzione dal 1987. Tali ordigni possono essere sparati dagli obici da 155 mm, un armamento molto diffuso e fornito in quantità ingenti dagli alleati all’esercito di Kiev».
Il Pentagono avverte
Il Washington post cita una stima del Pentagono, l’ultima pubblicamente disponibile secondo il quotidiano statunitense, risalente a 20 anni fa. Forse perché, da allora, nessuno si sognava che quei vecchi e micidiali arnesi di guerra sarebbero stati riesumati. La Difesa di Washington ha valutato che l’«M864» ha un tasso di fallimento del 6%, il che significa che almeno 4 di ognuna delle 72 submunizioni che ogni proiettile trasporta rimane inesplosa in un’area di circa 22.500 metri quadrati, «all’incirca la dimensione di 4 campi da calcio e mezzo».
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AVEVAMO DETTO
Articolo a firma “rem”, dalla redazione di
8 Luglio 2023