DI BARBARA LEZZI
“La nostra libertà ha un costo. Quello che si investe in difesa torna dieci volte tanto in termini di difesa dei nostri interessi nazionali. Chi dice che dobbiamo smobilitare e denuncia certe ingerenze, deve capire che le due cose non stanno insieme. Credo nell’impegno sul 2% di spesa dedicata alla difesa in rapporto al Pil”.
Così ha parlato il nostro Presidente del Consiglio.
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La nostra libertà ha un costo? Ne ha migliaia e sono le vite dei soldati mandati in guerra. Quella che viene definita “la nostra libertà” si poggia sui sacrifici economici a cui poveri, famiglie del ceto medio e imprese sono sottoposti a causa del conflitto.
L’atto di fede di Meloni nei riguardi del raggiungimento della spesa militare al 2% del PIL costa a tutti noi in termini di tagli alla sanità, all’istruzione ed agli investimenti buoni. Perché da qualche parte bisognerà pur prenderli.
Meloni, chiaramente, è soddisfatta del vertice Nato perché porta a casa l’invito alla Casa Bianca che Biden le ha fatto penare per mesi.
Le industrie delle armi sono estremamente soddisfatte.
Noi pagheremo solo il conto.