DI LEONARDO CECCHI
Vorrei far presente due cose.
La prima è che è passato un po’ in sordina, ma ieri è stato votato un altro decreto dal valore di 25 miliardi, che si sommano agli altri messi prima. C’è proroga cig, incentivi alle assunzioni e alla stabilizzazione dei contratti, fondi per le imprese, per la scuola e aumento assegno invalidi (onestà: emendamento è Fdi). C’è parecchia roba a sostegno di tutta l’Italia.
La seconda è che in questo momento in Parlamento stanno votando le linee guida sul Recovery Fund, da inviare poi all’Unione. Su questo, siamo i primi in Europa. I primi. Neanche la marziale Germania o la Francia sono riuscite a far prima di noi. In estate parte politica e parte tecnica dei ministeri ci ha infatti lavorato sodo e oggi siamo i primi.
Allora io questo vorrei dire. Qui non ci sono supereroi, non ho la minima intenzione di cadere nell’agiografia. Però l’impegno c’è. E quell’impegno, specialmente sul secondo punto, ci fa capire che quando vogliamo sappiamo esser primi. Così come sul primo punto potremmo capire che, se le opposizioni collaborassero di più, il lavoro verrebbe meglio. Perché essere uniti, in momenti come questi, è vitale.
Prendiamone spunto, traiamone una lezione.
Quando vogliamo, le cose le facciamo non bene, ma anche meglio degli altri. Persino dei primi della classe.