DI CLAUDIO KHALED SER
Le elezioni provinciali e regionali in Tunisia, si terranno il 24 Dicembre.
Se al primo turno nessun candidato avrà raggiunto la maggioranza assoluta, il ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto più voti, avverrà 30 giorni dopo, cioè il 24 Gennaio.
Lo ha comunicato ieri sera il Presidente Sayed, ricordando che la data del 24 Dicembre ha un alto valore simbolico, é il giorno della morte dei martiri di Sidi Bou Zid che diedero inizio alla Rivoluzione dei Gelsomini e quindi alla fine della dittatura di Ben Ali.
La legge elettorale tunisina NON prevede la candidatura attraverso i partiti o altre organizzazioni politiche.
TUTTI possono candidarsi autonomamente, ha precisato Sayed, e “ogni cittadino é libero di concorrere chiedendo agli altri il sostegno delle sue idee “.
Nelle ultime elezioni politiche del 2022, 4.856 Persone si sono candidate al Parlamento, 161 sono state elette, 56 al primo turno, il resto al ballottaggio.
Ma solo l’ 11% dei tunisini si recò alle urne, grazie al boicottaggio delle forze politiche escluse (in quanto tali) dalla competizione elettorale.
“Cittadini al servizio dello Stato” ha ammonito Sayed, “non partiti, non centri di potere, ma semplici cittadini che vogliono costruire uno Stato libero dalle mafie e dalla corruzione.”
Populista ?
Si, forse, ma é l’unico sistema per togliere il potere alle lobby politiche ed economiche che, in disprezzo della volontà del Popolo, agivano solo e soltanto per il loro tornaconto personale.
Normalmente, un “dittatore” fa esattamente l’opposto, costruisce un Partito e con questo domina la scena politica.
Vi ricordo che Sayed, alle elezioni presidenziali del 2019, si presentò come “Persona”, rifiutando ogni collaborazione con i Partiti esistenti.
La sua percentuale di vittoria era stimata fra il 5 ed 7 %.
Ottenne il 72,7 %
Niente male per un “dittatore” eletto liberamente dal Popolo.