DI LEONARDO CECCHI
«Sono affezionato alla Rai dove sono cresciuto incontrando professionalità eccezionali. Non mi sento un eroe: sono rimasto per amore. Difendo quella Rai3 che era un pezzo dell’identità della Rai che stiamo perdendo».
Sul Corriere oggi parole chiare di Sigfrido Ranucci.
Rimanere per difendere quello che oggettivamente tutta la Rai sta perdendo: il suo dover essere una televisione di tutti, perché pagata da tutti. Perché all’evidenza dei fatti, ciò a cui stiamo assistendo è una lottizzazione e la sua trasformazione in una realtà a disposizione del governo.
Giornalisti come Ranucci tengono duro, evitando che la trasformazione diventi completa.
Motivo per il quale un grazie per aver scelto di rimanere, nonostante i veleni e le difficoltà, è più che dovuto.