DI BARBARA LEZZI
Quest’uomo, Urbano Cairo, è editore di oltre venti testate tra quotidiani e periodici tra cui il Corriere della Sera ed anche della TV La7.
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Sarà per questo che l’ipotesi dei giudici del Tribunale di Firenze non trova spazio nei dibattiti tra giornalisti e opinionisti?
Sto parlando della questione Giletti-Baiardo.
Secondo i giudici, Giletti sarebbe stato allontanato perché parlava troppo della foto che Baiardo gli avrebbe mostrato in cui si ritrae Berlusconi, il boss Graviano e il Generale Delfino. E perché Cairo si sarebbe mosso per chiudere improvvisamente il programma Non è l’Arena? Perché glielo avrebbe chiesto oppure ordinato proprio Berlusconi con il tramite del fratello Paolo.
Ora, molti di voi diranno: “però Giletti non mi piace”, “e ma Giletti faceva un pessimo giornalismo”, “Giletti ha parlato male di questo o di quello”, “Giletti è di destra” e cose così. A me non importa questo, perché le battaglie non devono essere ad personam ma dovrebbero servire a difendere un principio, in questo caso quello della libertà d’informazione e quello del nostro diritto a sapere.
Un editore che si inchina ad un altro editore, al quale è sempre stato molto legato, è inquietante e vomitevole.
Ma ancora più disgustosi sono i silenzi e le omissioni dei tanti che sono a libro paga di Cairo e ci fanno soffocare nell’ipocrisia. I Mentana, Aprile, Gruber, Parenzo ed altri sempre pronti ad impartire lezioni di etica del giornalismo e di libertà dell’informazione dove sono?
Non vi piace Giletti? E questo giustificherebbe il non sapere se Berlusconi si sia accomodato con Graviano?
Per me, no.
P.S. La notizia sull’argomentazione dei giudici di Firenze, è riportata sul Fatto Quotidiano.it (29 Settembre 2023)