LA POESIA INCONTRA LA PITTURA DEL CARAVAGGIO

DI GIANFRANCO ISETTA

 

Non c’è opera di Michelangelo Merisi che non comunichi forti sensazioni, allora ho pensato di provare a reinterpretarle in versi col mio linguaggio, senza alcuna presunzione solo col desiderio di guardare, capire e cercare di comunicare le mie impressioni. Consapevole dei rischi, al di là degli intenti espliciti o inconsci ma sinceri.

Il rischio di scrivere didascalie in versi (operazione inutile senza alcun senso artistico/letterario) oppure di perdersi nell’iperbole o nella retorica acquiescente o ancora di non riuscire a proporre nulla che si avvicini ad una reinvenzione di un’opera, creata da altro e pronta a rinascere con gli occhi delle nostre sensazioni, della nostra attitudine ad emozionarci, della nostra mente e del nostro cuore, di quel che siamo.

Questo è lo stimolo che mi ha mosso a volermi cimentare in questa sfida.

Vi aspettiamo il 20 e il 27 ottobre

 

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Gianfranco Isetta