DI GIOACCHINO MUSUMECI
Siate per la pace non l’oppressione dei popoli. Siate coscienti e quindi coerenti.
Le lamentele per le iniziative del governo Meloni, il cui operato costringe milioni di italiani a una vita di stenti, e magari questo disagio riguarda anche voi, diventano insopportabili se non considerate che se foste Palestinesi ai vostri stenti quotidiani dovreste aggiungere la forzatura di vivere in un fazzoletto di terra in cui ogni mezzo di sussistenza, oggi diventato di letterale sopravvivenza, è controllato da chi vi considera la peggiore “merda” del mondo.
Perché l’orizzonte del pensiero sia così ristretto per me è un mistero che non posso risolvere, dovrebbe essere naturale riflettere sulle cause della guerre e rilevare che non appartengono ai popoli ma a chi li usa dopo averli condizionati verso la violenza brutale.
La questione israeliana mostra invece platealmente quanto la propaganda abbia scolpito la personalità, se così posso dire, di milioni di persone pronte a sventolare bandiere altrui come fossimo allo stadio.
Quando leggo, per esempio, che “la terra promessa appartiene a Israele”, non posso fare a meno di annotare stupefatto che il mito religioso di una divinità, in questo specifico caso, non porta altro che morte e la bellezza dell’amore ispirato da questo Dio, semplicemente frutto dell’uomo, soccombe completamente. E chi crede nel mito pensa di blandire la sofferenza mondiale sventolando bandiere di cui ignora la storia.
La questione è soprattutto perché un mito dovrebbe valere più di un altro ma noto che il disinteresse verso l’equilibrio tra popoli è radicato in una moltitudine di persone per cui provo pura pietà, e non me l’ha suggerito Dio perché di fatto non sono una sua creazione.
Ogni opinione è legittima ma se quest’opinione risulta da una riflessione in cui l’empatia è rivolta esclusivamente a un popolo, bè, lo dico apertamente, dovreste sforzarvi di più per non sembrare tanti piccoli e piccole Meloncini sempre all’arrembaggio di deboli un giorno e mostri creati a tavolino l’indomani.
Se il destino dei palestinesi non vi interessa, se pensate che siano tutti terroristi e non potete andare oltre questo muro, non vedo perché considerarvi diversi da chi pensa che I Russi debbano essere cancellati, oppure chi pensa che Israele debba scomparire o l’Ucraina sprofondare.
Non capisco perché una così grave povertà di spirito governi tante persone.
Ma nonostante tutto la cosa importante è che tanta miseria morale non mi travolga e così possa continuare a divulgare idee di pace finché potrò. Se credete in Dio e pensate che Gesù sia morto sulla croce per salvare gli uomini, sappiate che il senso era salvarli tutti. Più precisamente chiedetevi, dato che amate le fazioni religiose, perché sulla croce non ci fosse alcuna bandiera ma la scritta “INRI” fosse stata incisa da coloro che non capivano il messaggio del profeta e lo disprezzavano come voi disprezzate i vostri nemici.