DI MARIO PIAZZA
La guerra in Palestina non finirà quando Netanyahu avrà ucciso l’ultimo miliziano di Hamas, possiamo esserne certi.
Sparsi nel mondo ci sono milioni di Palestinesi, di Arabi e di Musulmani ai quali il sangue sta ribollendo e sono centinaia di migliaia quelli che noi, miopi imbecilli, definiamo come “radicalizzati”.
La loro rabbia esploderà non contro una impenetrabile Israele ma, come mille volte nei decenni scorsi, contro noi occidentali che abbiamo permesso, incoraggiato, finanziato e fiancheggiato lo scempio di ogni diritto del Popolo Palestinese.
Ci saranno altre torri gemelle, altre stragi di Monaco e altri Bataclan e la guerra continuerà per sempre, si trasferirà in altri luoghi e avrà diversa intensità ma non finirà. Per farla finire davvero occorrerebbe ripristinare i diritti umani almeno in quella parte di mondo che è diventata il simbolo della prepotenza e dell’ingiustizia e lo si potrebbe fare senza sparare neppure un colpo ma l’idea di applicare sanzioni, embargo e boicottaggi a Israele neppure sfiora i nostri illuminati governanti.
Lasciamoli fare e reprimiamo chi la pensa diversamente, la patente di stato-canaglia non può essere rilasciata alla “unica democrazia del Medio Oriente”
.