UCRAINA SCOMPARSA DAI RADAR

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Poveri Ucraini oscurati dalle tragedie in terra santa, dimenticati dai media nazionali non sappiamo praticamente nulla di ciò che accade laggiù.
Per mesi abbiamo pensato che la madre delle guerre, delle sofferenze e degli orrori più efferati fosse quella cominciata da Putin e la narrazione dei fatti, più un bombardamento per la verità, ha disegnato il presidente russo come il demone più malvagio dell’inferno.
Ma come nel caso dell’Afghanistan era solo fuffa mediatica.
E bastato che in terra santa si sia verificato l’ennesimo conflitto perché l’Ucraina improvvisamente sia scomparsa dai radar.
La narrazione della sofferenza e dell’odio si sono trasferiti come un pacco di merce qualsiasi lasciando gli ucraini completamente soli. Da protagonisti indiscussi delle prime pagine a poco meno che comparse il passo è stato brevissimo. Poiché sono abituato alla farsa mediatica occidentale pensavo di non sorprendermi ma lo ammetto, sono basito. Gli opinionisti e gli specialisti della guerra non hanno cambiato di una virgola il metodo ma hanno cambiato le città di riferimento: da Kiev aggredita da Mosca a Tel Aviv aggredita da Gaza. Dal bastardo Putin al carnefice Hamas in pochi secondi lasciando il vuoto sulla questione ucraina.
Ho solo un messaggio per i poveri ucraini a cui l’occidente per gioco ha promesso l’eden. Oggi avete l’esatta misura di quanto siate importanti. Avete l’esatta misura del fatto che non suscitate interesse e che l’audience deve stare alto. E non c’è nulla di meglio che il conflitto in Israele. Con Putin si può patteggiare, con Hamas no e l’occidente v’ha già acquistato, tra non molto più di qualcuno che ritenevate amico vi presenterà la fatture.
Questo è il momento in cui per voi provo la pietà più sincera dal 24 Febbraio 2022.
Prima di oggi pensavo alla distruzione della vostra terra, oggi penso all’indifferenza per quella distruzione in cui siete stati disegnati come eroi. Ma cosa restò degli spartani alle Termopili oltre la sconfitta e la retorica sull’eroica resistenza. “Combatteremo all’ombra” pronunciò Leonida ma degli spartani non rimase neanche quella.
Peccato che in guerra conti solo vincere.
Spero solo che usciate dal conflitto indenni e abbiate appreso quanto la sincerità e l’onestà intellettuale siano valori coltivati nell’occidente che tanto dite di ammirate e vorreste emulare. Non potreste fare errore più grande. Siate indipendenti non solo da Mosca, prima ancora da noi.
Se c’è un momento per versare lacrime e dedicarle a voi è questo.