LA PERSECUZIONE CONTRO I PALESTINESI

DI FRANCESCO MARANTA

 

Politici squallidi e commentatori allineati alla cultura del conflitto affollano, a tutte le ore del giorno, gli schermi televisivi entrando nelle case, e pare che la stragrande maggioranza di queste persone abbia un odio feroce verso i poveri e i popoli deboli del pianeta. Sempre favorevoli a qualsiasi conflitto, anche se queste potrebbero portare a conseguenze estreme coinvolgendo il mondo intero.

MA ORA BASTA!

I POPOLI VOGLIONO VIVERE IN PACE

Vogliono vedere crescere i propri figli in sicurezza, senza il pericolo cioè che, per i noti e consueti interessi di chi vuole l’egemonia mondiale, vedano un futuro pieno di violenza, sangue e distruzione.

E’ doveroso accrescere la presenza nelle piazze per ricostruire un grande movimento che dica forte NO a tutte le guerre. NO all’aumento delle spese militari. NO alla lobby delle armi. NO alla circolazione delle armi nei paesi in guerra. Napoli c’è!

Nessuno deve sentirsi spettatore mentre aumentano morti e feriti ogni giorno. Liberiamoci da questa gabbia dove i mezzi di comunicazione di massa ci hanno relegati. Usciamo da questo internamento culturale dove la destra italiana, europea ed atlantica vuole tenerci.

Israele non può continuare a pretendere di essere il paese supremo in Palestina. E’ necessario ricordare che la cultura razzista, autoritaria e negazionista portò a leggi razziali che costituirono l’anticamera della Shoah.

Il tutto, per l’Italia, inizio nel “vicino” 1938 cominciando a vietare agli ebrei ogni genere di diritto di partecipare alla vita pubblica del paese, arrivando poi all’atto estremo di privarne l’esistenza stessa nei campi di sterminio. Anche allora, come oggi con i Palestinesi, furono in molti a guardare altrove.

Oggi ancora peggio perché chi detiene l’informazione non indirizza la politica, ma anche i semplici cittadini, a guardare alla via della Pace, alla costruzione di un’Accoglienza solidale tra i popoli.  Tutto questo per servire gli interessi di chi detiene il potere che per mantenerlo crea apposta sempre più diseguaglianze, sempre più discriminazioni che sfociano ineluttabilmente nell’odio e nelle guerre.

 

Di Francesco Maranta, Portavoce Nazionale

del Forum dei Diritti