DI CLAUDIO KHALED SER
La TURCHIA si schiera apertamente (e ufficialmente) contro Israele ma soprattutto contro i Paesi Occidentali, ritenuti la “seconda causa” del conflitto in Palestina.
La “prima causa” secondo Erdogan, é l’arroganza e la crudele politica sionista, ritenuta, dalla TURCHIA, infame e non degna di un Paese civile.
Per questo, il Presidente turco, depositerà nei prossimi giorni una richiesta d’incriminazione contro Netanyahu, ritenuto criminale di guerra e contro Israele per crimini contro l’umanità.
E’ la prima volta che un Paese aderente al Patto Nato, si schiera contro tutti gli altri Paesi che ne fanno parte, ritenendoli corresponsabili dei crimini che si stanno perpetrando in Palestina.
Ma il dato ancor più significativo é l’allarme 4 (il massimo) dell’esercito turco, pronto ad intervenire contro Israele.
Una minaccia militare dalle conseguenze allarmanti per tutto il Medio Oriente.
La regina della GIORDANIA, Raina, ha accusato i leader occidentali di essersi schierati unilateralmente con Israele dopo il 7 ottobre e non aver condannato la morte di migliaia di civili sotto i bombardamenti a Gaza nei giorni successivi.
Per la regina lo shock ha colpito l’intero Medio Oriente, dove il silenzio assordante dell’Occidente è visto come segno della complicità nella tragedia, ed ha ammonito i Paesi responsabili della crisi umanitaria nella Striscia, di prestarsi in favore della criminale aggressione della Palestina.
Una presa di posizione durissima, pronunciata in diretta tv a tutto il Popolo giordano.
Visioni diametralmente opposte a quella occidentale.
Del resto non è una novità: Europa e Stati Uniti sono stati spesso accusati non solo di vedere il mondo esclusivamente dalla propria prospettiva, cosa in realtà comune a tutti, ma di usare due pesi e due misure a seconda delle situazioni, l’ultima appunto sul conflitto israelo-palestinese.
La questione dei doppi standard e della doppia morale, evidenziata anche da Amnesty International, con la maggior parte dei politici e dei commentatori occidentali ancorata alla narrazione secondo cui Israele è vittima e non carnefice, provocherà un inasprimento del conflitto con una netta divisione tra il mondo occidentale e quello medio orientale.
Quello che sfugge ai “paesi belli” é che ormai la guerra li coinvolge in prima persona.
Durante tutte le manifestazioni in favore della Palestina, che hanno avuto luogo nei Paesi arabi, le Nazioni occidentali sono state insultate da un Popolo sempre più inferocito che chiama alla vendetta.
Gli Stati Uniti ma anche la Francia e l’Italia, sono ritenute complici dei massacri a Gaza.
Non é un caso che a Tripoli, ma anche al Cairo e a Casablanca, siano state date alle fiamme le bandiere di questi tre Paesi.
Non ci vorrà molto che, dalle parole, si passerà ai fatti.
Il terzo principio della dinamica enunciato da Newton é molto chiaro :
“Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale ma contraria”.
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E’ valido anche per la Storia, non solo per la Fisica.