DI CLAUDIO KHALED SER
Prima di tutto, consultiamo la Treccani.
“OSTAGGIO é l’ abitante di un paese occupato che la potenza occupante sottopone ad arresto e detenzione per garantire, contro ogni possibile atto di ostilità della popolazione, la sicurezza delle sue forze armate e l’esecuzione dei suoi ordini “.
Lo scrive appunto la Treccani e non Hamas.
La sorte degli OSTAGGI ci tiene col fiato sospeso.
Che cosa ne sarà di loro ?
Molti sono stati uccisi, molti altri feriti, il resto prigioniero.
E’ chiaro che parlo degli OSTAGGI Palestinesi, da 70 anni nelle sgrinfie degli aguzzini ebrei.
Un Popolo schiavo, impossibilitato a vivere e continuamente sotto la minaccia delle armi.
Un Popolo chiuso in una Striscia di terra dove l’acqua, la luce, la vita é in mano a dei criminali senza scrupoli che li tengono perennemente in OSTAGGIO con la loro maledetta arroganza.
Ma il mondo, quello malato di sionismo, si interroga sulla sorte dei circa 200 prigionieri di Hamas e non degli altri 2.500.000 incatenati da quei folli criminali di Tel Aviv.
Ma se devo spendere due parole (tre sono troppe) sul loro destino, posso solo dire che subiscono le stesse angherie che gli israeliani infliggono ai Palestinesi.
– Quindi sono prigionieri, come i Palestinesi.
– Quindi non hanno acqua e cibo, come i Palestinesi.
– Quindi, se sono feriti, non possono curarsi, come i Palestinesi.
– Quindi sono sotto il tiro dei missili, come i Palestinesi.
– Quindi potrebbero subire la stessa sorte dei Palestinesi.
E’ chiaro il concetto ?
A parte questo, vi ricordo che nelle prigioni israeliane, sono tenuti in OSTAGGIO oltre 3.000 Palestinesi, definite dai terroristi ebrei, come terroristi.
Perché in questa parte di mondo, chiamata “terra santa” di santa non c’é nemmeno la speranza di avere una Patria e neanche la vita.
Quindi, siate cortesi, non rompetemi i gioielli con quei 200 circa, ma se usate il termine OSTAGGIO, riferitevi solo ed esclusivamente agli altri 2.500.000.