DI RAFFAELE VESCERA
Ecchelà, il cognato d’oro della premier ne combina un’altra delle sue, fa fermare a Ciampino un treno ad alta velocità, diretto a Roma, perché in ritardo, deve scendere per rispettare i suoi appuntamenti istituzionali, dice, così aggravando il ritardo del treno a danno di centinaia di passeggeri.
Per lor signori le regole non valgono. C’è chi può.
Ma è solo una delle tante del cognato d’Italia, ministro dell’agricoltura, tristemente incredibile fu la sua affermazione sui poveri che mangerebbero meglio di ricchi, come incredibile fu il suo invito ai poveri, percettori del reddito di cittadinanza, di andare a zappare, in agricoltura, per fermare l’immigrazione di braccianti stranieri, colpevoli, a suo avviso di pericolosa “sostituzione etnica”, in perfetto stile di destra estrema.
E che se può fa’, la Giorgia ci tiene alla famiglia, dopo l’uscita a galla del compagno Giambruno, ora ex dopo le sue “birichinate” con le ragazze della Tv in cui lavora, e il piazzamento della sorella Arianna a capo del suo partito, “Fratelli, anzi sorelle e cognati, d’Italia”, possiamo parlare di “familismo amorale e cognati di vomito”?
Certo che no, dice il nostalgico, “Dio, patria e famiglia” non è forse un principio morale?
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Immagine dal web