DI VIRGINIA MURRU
Ne ha parlato il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, al Festival del Lavoro 2020, proprio in mattinata: la Cig sarà finanziata per altre 10 settimane, e il provvedimento rientrerà nel prossimo decreto, che aprirà le porte alla Legge di Bilancio.
L’andamento dei contagi diventa sempre più allarmante, il trend ha ormai acceso tutti i motori delle strutture sanitarie, e si rischia, senza interventi di rigore, di precipitare nel dramma della scorsa primavera, con la Sanità in affanno a causa della mancanza di medici e posti sufficienti in terapia intensiva.
Il premier Conte è pienamente consapevole anche di un possibile peggioramento della crisi economica, che ha quasi messo in ginocchio il tessuto produttivo del Paese, per questo intende scongiurare un nuovo lockdown. A questo punto, dopo i danni causati dall’emergenza durante i mesi di chiusura dell’attività produttiva, sarebbe veramente devastante, soprattutto per le piccole e medie imprese.
Il governo ha messo in campo negli ultimi sei mesi tutto il sostegno finanziario possibile per i lavoratori e le imprese, ma siamo ancora coinvolti in questa ‘guerra’ globale, che non risparmia nessuno. C’è più che mai necessità d’interventi di supporto per evitare l’arresa di altre imprese, oltre a quelle, tantissime, che hanno dovuto chiudere i battenti perché non hanno superato l’impatto della crisi.
Conte insiste proprio sul pericolo della chiusura di altre attività, assicurando che il governo continuerà a sostenere proprio le aziende più a rischio. A questo riguardo, al Festival del Lavoro, ha dichiarato: “Siamo pronti ad intervenire nuovamente, qualora sia necessario”.
Intanto i dati provenienti dai consulenti del lavoro non sono incoraggianti: nel 2020, il prezzo in termini di lavoro, a causa del Covid-19, è di un milione di dipendenti nelle Pmi. Una mezza catastrofe per l’occupazione.
Pasquale Tridico, presidente Inps, anch’egli ospite al Festival del Lavoro, ha fatto un breve resoconto dell’attività dell’Istituto. Riguardo all’erogazione della Cig ha dichiarato: ‘Sono oltre 12 milioni e 800mila le Cig pagate finora, in 17 mila aspettano ancora di riceverla.’
Tante piccole e medie imprese sono crollate sotto il peso schiacciante dell’emergenza sanitaria e del lockdown, perché, nonostante si sia investito in prevenzione, solo un numero esiguo di imprese sono dotate dei mezzi necessari per la gestione dei contagi in azienda.
In termini finanziari, per queste piccole imprese, si è trattato di risorse importanti, si è dovuta pianificare un’organizzazione utile ad affrontare l’emergenza, con spazi adeguati e una serie di dispositivi idonei alla prevenzione, seguire le disposizioni delle Autorità e formare il personale in modo adeguato.
Proprio nel corso del Festival del Lavoro è stata presentata su questo punto di analisi un’indagine riguardante ‘L’emergenza sanitaria e il lavoro nelle PMI’. Oggetto di questa indagine è l’inadeguata preparazione delle imprese alla nuova ondata di contagi, che si presenta già alquanto aggressiva e problematica sul piano logistico e delle dinamiche sanitarie che comporterà.
Il premier Giuseppe Conte insiste sulla necessità di restare vigili e osservare tutte le norme per la tutela propria e quella altrui, così si è espresso oggi in merito:
“Siamo ancora alle prese con la pandemia, l’attenzione deve essere massima. Intanto sarà utile l’esperienza della scorsa primavera, bisogna cercare di contenere i contagi per evitare di bloccare ancora l’attività produttiva, l’Istruzione e gli uffici pubblici. Il governo è pronto ad intervenire in qualsiasi momento, ove fosse necessario.”
Rassicurante è stata anche la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo:
Stiamo provvedendo con tante misure al fine di tutelare l’occupazione – ha spiegato – alcune saranno inserite nella manovra di Bilancio, altre in un decreto, la cui emanazione è prevista per le prossime settimane.
Il decreto avvierà il piano di rifinanziamento della Cig, dato che ci sono imprese che potranno usufruirne fino al 16 novembre e altre con scadenze prossime. Il rifinanziamento è previsto per 10 settimane, e la relativa copertura andrà oltre il 31 dicembre, in quanto comprenderà anche gennaio 2021.
A questo intervento sarà collegato un blocco dei finanziamenti. Al decreto, pronto a breve, sarà coordinato un altro finanziamento nella Legge di Bilancio, per la copertura di ulteriori settimane.