DI LEONARDO CECCHI
La rapirono oggi, il 26 dicembre.
Dopo aver tormentato la famiglia distruggendole il vigneto, dando fuoco al casale e infine addirittura minacciando il padre con una pistola.
Furono in 13 a rapirla: l’ex fidanzato Melodia e 12 suoi compari. Mafiosi, gente senza scrupoli.
Violentarono, picchiarono e affamarono Franca Viola per 8 giorni. Il motivo? Perché lei quando scoprì che Melodia era un mafioso, non volle sposarlo. E il padre la difese. Tutta la famiglia si oppose con tutte le sue forze e per questo motivo subì un inferno. E lei venne stuprata perché l’obiettivo era quello di costringere la famiglia ad accettare poi un matrimonio riparatore.
Dopo quella tortura, la famiglia fece finta di accettare. Ma all’incontro “riparatore” si presentò con la polizia e li fece tutti arrestare.
Franca Viola divenne un simbolo di coraggio, forza, determinazione. Lei e la sua famiglia.
Quel “no” fu l’inizio della fine del matrimonio riparatore.
E a lei, oggi, va ancora una volta un grazie per aver lottato a nome di tante e per aver dimostrato un coraggio straordinario.
Franca oggi vive ad Alcamo, si è sposata nel 1968 con un suo concittadino con il quale ha avuto due figli.