DI CLAUDIO KHALED SER
La Corte Internazionale di Giustizia si sta riunendo per giudicare l’ammissibilità o meno dell’atto di accusa presentato dal Sudafrica secondo cui Israele sta commettendo un genocidio a Gaza.
L’accusa é difficilmente contestabile visto che la Convenzione sul genocidio del 1948, definisce lo stesso “una serie di atti commessi con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”.
Esattamente quello che sta avvenendo in Palestina.
Si stanno esercitando forti pressioni sui giudici e diventeranno fortissime nelle prossime ore perché in gioco non c’è soltanto lo stato di Israele, ma tutto l’Occidente che ha sostenuto fermamente la follia omicida che si sta compiendo a Gaza, con gli Stati Uniti e il Regno Unito, in particolare, che inviano armi poi utilizzate contro la popolazione della Striscia rendendoli entrambi complici del massacro in atto.
Gli americani hanno già spudoratamente respinto la memoria legale del Sud Africa definendola “priva di merito, controproducente e completamente priva di qualsiasi base di fatto”.
Una difesa falsa e ridicola ma che potrebbe far presa sull’opinione pubblica, orfana di una copertura seria su Gaza.
Tutti sappiamo che Israele ha di fatto proibito l’accesso all’enclave, uccidendo i giornalisti palestinesi a un ritmo senza precedenti per fermare i loro servizi e lasciare agli asserviti e sordidi “giornalai” occidentali la possibilità di dire quello che gli ebrei vogliono sentire.
Il popolino, più interessato ai pandoro che alla guerra, si difende col classico “non sapevo” dato che, “sapere” significa prendere coscienza di quanto avviene.
Lo facevano anche i tedeschi quando spedivano camion, zeppi di Persone, nelle “ridenti” località climatiche a “respirare l’aria buona” delle camere a gas.
La speranza del governo sionista di Tel Aviv é quello di dissuadere i giudici dal ritenere che i bombardamenti, le stragi e le esecuzioni sommarie, rientrino nel dossier “genocidio”.
Questa tesi delirante e inaccettabile oltre che totalmente contraria alla realtà, sarà mediaticamente e diplomaticamente sostenuta dagli Usa e dai suoi servi complici e non potrebbe essere diversamente visto che la dottrina bellica anglosassone fin dai primi vagiti del tardo Seicento con la compagnia delle Indie (la cui bandiera venne poi copiata dagli Usa) prevede proprio di colpire la popolazione civile per distruggere il morale delle popolazioni come principale azione strategica.
Per l’alleanza atlantica, l’uccisone di civili è un normale modus operandi, specie quando non é in grado di batterli direttamente.
Sul banco di accusa ci sarà tutto l’Occidente che non ha ancora compreso la trappola nella quale si è andato a cacciare pur di leccare il cu*o ai stelle & strisce.
E non parlo solo di un eventuale verdetto di condanna, ma delle reazioni che, oggi o domani, arriveranno da quella parte di mondo che é stata consegnata nelle avide mani degli ebrei, perché ne facessero scempio.
E ancora una volta, definiranno “terroristi” solo chi reagisce, ignorando i veri responsabili del terrore e del genocidio.
Il Tribunale potrebbe anche “assolvere” Israele, ma il Mondo, quello della Gente Normale, ha già emesso da tempo la sua sentenza, Israele é uno stato fasullo e, prima o poi, pagherà per tutti i crimini che sta commettendo.