DI REDAZIONE
L’attacco delle opposizioni al Dl ristoro è meschino e totalmente strumentale. In un momento tragico per il nostro Paese, il governo ha tempestivamente approvato un decreto che stanzia aiuti preziose per le categorie colpite dalle nuove misure adottate per il contenimento del contagio, reindirizzando 5,4 miliardi di risorse finora non spese. Spiccioli? Vediamo: a bar e ristoranti andranno ristori medi di 3 mila e 5 mila euro (un contributo che vale tra il 37 e il 53% dei fatturati medi mensili); il Reddito di emergenza per i più poveri sarà raddoppiato, arrivando fino a 1000 euro; le imprese che riceveranno gli aiuti direttamente sul loro conto corrente entro il 15 novembre sono circa 450 mila; la Cig è stata prolungata di altre sei settimane e lo stop ai licenziamenti è stato prorogato al 31 gennaio. In definitiva, si tratta di misure molto più consistenti delle precedenti (pensiamo al Dl Rilancio), ma soprattutto più mirate. E’ solo un antipasto della manovra finanziaria da 40 miliardi alla quale si sta ancora lavorando.
Mauro Coltorti