LE STREGHE DI ZEMECKIS ARRIVANO ON DEMAND MA SENZA MAGIA

Robert Zemeckis perde lo slancio irriverente del passato e fa rimpiangere Tim Burton che avrebbe forse dato più carattere alla storia.

Il film Le Streghe, tratto dal romanzo di Rohal Dahl, sembra partire bene con una ambientazione vivace e una colonna sonora accattivante, ma la cura degli interni, l’angolazione delle riprese, l’uso degli effetti speciali non aiutano una storia che risulta piatta sia nei dialoghi che nella costruzione dei personaggi troppo sterili e superficiali.

Alla nonna interpretata da Octavia Spencer, che accorre per salvare il nipote/topino, la sceneggiatura curata anche da Guillermo del Toro non regala nessun momento interessante neanche quando la morale, troppo condita da espressioni tra il sacro e il profano evrebbe potuto dare un senso alla storia.

Anche il bravo Stanley Tucci è ridotto ad essere la triste macchietta di un direttore d’albergo con battute puerili che oggi annoiano anche gli spettatori più piccoli.

I bambini/topini girano nel lussuoso Hotel tra suite e cucine senza mai creare un attimo di attesa o suspence (facendo sentire la nostalgia del topo per eccellenza da premio Michelin di Ratatouille).

Tutto rimane nelle mani, negli abiti, nelle parrucche e nel sorriso Joker/Mefistofelico di Anne Hathaway che ce la mette tutta e riesce a dar corpo ad una Strega Suprema dallo humor nero divertente.

Zemeckis ci lascia il dubbio sul target di spettatori che aveva in mente per il suo film, che alterna immagini gotiche poco adatte ai più piccoli, con una trama troppo infantile per gli adolescenti e di nessun interesse per un pubblico adulto.

Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma ad Alice nella Città e sarà disponibile on demand dal 28 Ottobre su Sky Primafila, YouTube, Chili, Prime Video e Google Play.