GIORNALISTI ITALIANI DAL MIDOLLO IPOCRITA.

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Michele Serra e Corrado Formigli, “progressisti chic” del giornalismo nostrano hanno commentato gli insulti proferiti contro Rocco Casalino coi risolini dei cripto bulli telegenici.
I due vessilli del politicamente corretto, sempre pronti a offrire consigli a destra e manca, svettano nel panorama ipocrita che contribuisce a rendere l’intellettualoide di Sx più repellente dell’ottuso conservatore omofobo.
Il ras delle bancarelle romane Augusto Proietti si era prodotto in una sequela di insulti a carico di Casalino, e il meglio che hanno saputo offrire Formigli e Serra sono state le risatine stampate nelle maschere orripilanti sfoggiate per l’occasione. Progressisti che alla bisogna si riempiono la bocca di battaglie arcobaleno ridono degli epiteti rivolti agli omosessuali, che squallore.
Che dire di questo Paese che trasuda femminicidi ma l’otto marzo festeggia le donne e poi “ciao fatevi fottere…”.
Nient’altro da aggiungere se non che tra le ragioni a spiegare perché la Sx oltre che essere debole è particolarmente respingente c’è l’esercizio continuo di ipocrisia ostentato dai blasonati editorialisti e giornalisti di sx “Cor culo dell’artri”. Anche la copertina dell’Espresso che ha ritratto Chiara Ferragni come Joker è stato un fantastico esempio di equilibrato giornalismo e diritto di cronaca su cui, spiace dirlo, il caro Travaglio difensore della Lucarelli non ha fiatato. Eppure non si sarebbe potuta vedere copertina peggiore di quella: un conto è parlare dell’ipotesi di truffa, altro è disegnare la Ferragni come psicopatica pericolosa e non potersi nemmeno esprimere al riguardo perché si è incompetenti.
Da quel che ho capito chi sono i lettori, e guai a loro se si tratta di Rapper, “per dare lezioni di giornalismo?”. Eppure è stato proprio un rapper dal palco di Sanremo a dire “STOP GENOCIDIO” guadagnando gli strali dell’ambasciatore Israeliano mentre tanti giornalisti tremanti come topini spaventati non fiatano che “c’hanno a famigghia”.
Ed è un peccato sentire certe cose dallo stimatissimo Travaglio perché i lettori, dato che non sono cretini, sono i primi deputati a esprimersi su quanto un giornalista faccia bene o male. Diversamente i giornalisti scrivano per sé stessi e non pretendano di farsi ascoltare da chi non li può criticare. Ma lo capisco, la perfezione è appannaggio di poche fortunate categorie. Quella dei giornalisti per esempio.
Ma avanti così, siete troppo bravi e sensibili, empatici e generosi a tal punto che quando leggo le vostre lezioni di morale alla dx mi viene la nausea.