QUANDO PERSINO I MORTI SI “USANO” CONTRO I VIVI

DI CLAUDIA SABA

I morti portano sempre dolore.
Non solo in Francia.
Anche in Italia e nel mondo intero.
Non per lui.
Che non ricordo tanto “addolorato” per i nostri 37000 morti.
Per i loro figli, nipoti, cugini.
No.
Io ricordo bene il suo opportunismo, il suo mettersi sempre di traverso, le sue contraddizioni, i suoi “apriamo tutto” anzi no “chiudiamo tutto” … “e però i porti sono ancora aperti”.

Che ha passato l’estate a fare campagna contro mascherine, distanziamento, stato di emergenza, e una presunta dittatura sanitaria.
Ma che la colpa è sempre degli altri.
Un individuo che vive di propaganda, manipolazione e sottovalutazione della specie.
La nostra.
Quella umana, disperata, a volte anche rabbiosa.
Fatta di gente per bene che in mezzo a un uragano si è aggrappata alla speranza.
E invece ha trovato chi, sulle loro disperazioni, ha costruito la sua fortuna.
Che miseria, che pochezza.
“Usare” i morti come pedine da spostare a proprio piacimento.

Ma quanto vale per costui la vita umana?
Ogni tanto, mentre lo acclamate, ponetevela questa domanda.
Perché in quei momenti state offendendo 37000 persone morte qualche mese fa.
E tutte le altre che ogni giorno continuano a morire.