L’ANTIFASCISTA

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Rinviato a giudizio per diffamazione aggravata il professor Luciano Canfora che definì la Meloni “neonazista nell’animo”.
L’episodio incriminato risale all’11 aprile di due anni fa, quando Giorgia Meloni di mestiere faceva l’urlatrice d’opposizione.
Il prof. Canfora fu invitato a parlare nel liceo scientifico «Fermi» di Bari nell’ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino.
Ecco la frase: «Giorgia Meloni essendo neonazista nell’animo si è subito schierata con i neonazisti ucraini».
La ducetta oltre alla richiesta di condanna ha chiesto un risarcimento di 20mila euro.
Secondo l’avvocato Laforgia, che rappresenta il professor Canfora «la condotta quand’anche comprendente espressioni oggettivamente lesive della reputazione altrui, configura manifestazione del diritto di critica e, in particolare, del diritto di critica politica, che trova il proprio fondamento nell’articolo 21 della Costituzione, ma diversamente dal diritto di cronaca non si concretizza nella narrazione di un fatto, bensì in un giudizio, o, più genericamente, di un’opinione, come tale non soggetta a vincoli di obiettività, né, tanto meno, verità.
Ciò vale in particolare per la critica politica, che non può essere obiettiva in quanto fondata sull’interpretazione soggettiva di fatti, comportamenti e idee».
Il processo inizierà il 7 ottobre. Il difensore: «La premier sarà chiamata a deporre in aula».
A chi gli chiedeva se ripeterebbe quella frase ora che Meloni è premier, Canfora ha replicato: «Sì, la sto ripetendo continuamente».
Il suo ultimo libro è «Il fascismo non è mai morto».
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Alfredo Facchini