DI CLAUDIA SABA
C’è tutta la sua Roma ad attenderlo al “Globe Theatre”.
L’ultimo viaggio di Gigi Proietti tra le strade di Roma coglie l’attimo che stiamo vivendo.
Strade deserte in un silenzio surreale che si respira nell’aria.
Silenzio spezzato da un applauso infinito quando Gigi arriva al teatro.
Lo aspettano i suoi amici, la sua famiglia, le cariche istituzionali.
Le lacrime della moglie e delle sue figlie, quelle di tutti i presenti all’ultima apparizione di un maestro senza eguali.
Uno dei più grandi di sempre.
La sindaca Virginia Raggi, in collegamento, e Marisa Laurito, Vanzina, Paolo Bonolis e Fiorello. Veltroni.
Tutti lì per lui.
E c’è Enrico Brignano.
Il dolore dell’amore.
“Maestro mio è arrivato il momento del saluto. Se fossi stato bravo come te avrei composto un sonetto o una poesia… Ma io non lo so fare non so capace e allora lo faccio in prosa a modo mio, come mi viene meglio. Anche se mi viene difficile trovare la forza per salutare te, che sei stato il mio mentore. Eri, sei, un gigante con cui ci siamo dovuti confrontare. Sei stato anche il nostro riparo quando abbiamo avuto bisogno. Grazie Gigi, eri e sei pura luce. Mi piace immaginarti sereno nel viaggio che hai intrapreso, certo di aver fatto un buon lavoro… Non ci sarai per un po’ di tempo. Vedi, non riesco a dire che non ci sarai ‘più’”.
Nessuno di noi riesce a credere che Gigi non ci sarà più.
Con le sue battute, le sue barzellette, le grandi opere che solo un artista come lui è riuscito a rendere fruibili a tutti.
Oggi al Globe Theatre è andato in scena l’amore universale.
L’ultimo spettacolo ce lo ha offerto lui, ancora una volta.
Arrivederci Mattatore❤️