DI MARIO PIAZZA
Chi si aspettava una trasformazione hollywoodiana dell’estrema destra sulla falsariga di “My fair lady” o “Pretty woman” è rimasto deluso.
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Che si tratti di una fioraia di Soho, di una prostituta di Rodeo Drive o di una fascistella di Garbatella ora sappiamo per certo che le metamorfosi umane appartengono ai magici mondi della mitologia, della letteratura e della cinematografia e che con la realtà non hanno nulla a che fare.
L’estrema destra è quella. Aggressiva, arrogante e razzista e non ci sono parrucchieri, truccatori e grandi sarti che possano trasformarla in qualcosa di decente. Lo dimostra l’inchiesta di Fanpage e lo conferma l’atteggiamento di tutta la falange meloniana che invece di curarsi la febbre vorrebbe fare a pezzi il termometro.
Se però solleviamo lo sguardo dall’italica parrocchietta e guardiamo all’Europa ci accorgiamo che una minaccia più grande e imminente non proviene dalla feccia nazifascista ma dalla destra moderata, quella di Ursula e di Macron per intenderci. Quella al servizio degli Stati Uniti e che siano di Biden o Trump non fa differenza. Quella che infila nello stesso mazzo i diritti civili e l’ossequio alla multinazionali, il salario minimo e la protezione del sistema bancario, la guerra al cambiamento climatico e quella alla Russia e alla Cina.
Su quella destra non ci sono inchieste da fare o verminai da scoperchiare, è lì sotto i nostri occhi e a quanto pare piace a un sacco di gente.
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Mario Piazza