DI GIOACCHINO MUSUMECI
L’inchiesta di Fan Page “Gioventù Meloniana” ha provocato il caos nel partito di maggioranza del governo di Giorgia Meloni. E mi punge vaghezza che nonostante tentativi di ribaltare e minimizzare scomodissime realtà, si profili all’orizzonte un momento molto cupo per la reputazione del partito a-fascista italiano. E questa non è una grana a cui rimediare con gli appunti di Giorgia o Telegiorgia.
“Se fai la vittima la gente sarà con te”, sostengono i baby fasci della gioventù meloniana che senza freni inibitori- chiedersi perché- ha letteralmente divelto la bella facciata dell’impalcatura politica destrorsa. E di vittimismo, oltre l’armamentario tattico che dalla derisione alla proiezione caratterizza i profili della Dx, Giorgia Meloni ne sa qualcosa.
Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, è preda del delirio: oltre attaccare frontalmente i giornalisti evocando tradimenti tra amici in birreria, si illude di sedare il caos promettendo provvedimenti severi a carico dei nazifascisti di cui “nessuno poteva sapere”. Tanto per non offendere l’intelligenza di italiani troppo sottovalutati. Gioventù Nazionale non è un partito diverso da FDI perciò è un dovere sapere cosa accada al suo interno. E chi di bugie ferisce, di menzogne perisce. In tal senso le parole del neofascista Jonghi Lavarini sono lapidarie: “Quanta ipocrisia, le parole dei militanti sono la norma, è Donzelli che dovrebbe dimettersi.”
Così dovrebbero vergognarsi coloro che annoiati minimizzavano per ignoranza o interesse personale la piaga del neofascismo. Questo non è il tema banale raccontato da poveracci che in alternativa non avrebbero argomenti, il NEOFASCISMO E’ LA MADRE di tutti i temi su cui dibattere se è localizzato nell’utero del partito di maggioranza del governo.
Nazifascismo, antisemitismo, omofobia, sono dietro l’angolo, ben occultati dietro troppo numerose facce di bravi ragazzi e politici insospettabili. Ad oggi, mentre si promette la luna, contiamo due dimissionarie tra le fila giovanili di FDI, ma quantificare quanti siano i neofascisti in “Gioventù Nazionale” è impossibile, il fascismo è una piaga sociale e i neofascisti rampanti possiedono ambizioni politiche garantite esclusivamente da una forza politica di estrema destra e grande potere.
Giorgia Meloni sostiene che i neofascisti antisemiti hanno capito male: invece hanno capito benissimo perché hanno scelto consapevolmente FDI come casa in cui riunirsi come si vede dai fatti. Tutti questi ragazzi le cui vergogne rilanciano il ventennio non sono approdati a Casa Pound ma a Fratelli d’Italia e la Meloni pensa che non ce ne siamo accorti. E quanti sono i fascisti che aspettavano un governo che ne legittimasse le aspirazioni? Altrettanto difficile dirlo, ma sono tanti, altro che comunisti. Infine si rifletta su un dato: la campagna storica contro la Sx a partire da Silvio Berlusconi è stata così feroce e denigratoria da aver annichilito le aspirazioni di emancipazione popolare dal potere soverchiante del capitalismo nelle democrazie in brandelli ma non ha mai lesionato il fascismo.
Che vorrà mai dire?
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Gioacchino Musumeci